Democrazia e governance europea
Autori: Paolo Ponzano
Data: Novembre 2012
L’assunto principale è che il sistema di governance dell’Unione europea non è mai stato coerente con i principi di legittimità democratica esistenti negli Stati nazionali, a cominciare dal principio fondamentale della separazione dei poteri. Questa incoerenza è certamente motivata dalle particolarità di un progetto che mira a creare una democrazia sovranazionale pur tenendo conto degli interessi legittimi degli attuali Stati nazionali.
Il paper ricorda le principali critiche mosse da analisti politici al deficit democratico dell’Unione europea come anche la celebre sentenza della Corte costituzionale tedesca del 30 giugno 2009 secondo cui una democrazia sovranazionale non deve fondarsi necessariamente sugli stessi principi della democrazia nazionale.
Il Trattato di Lisbona ha introdotto alcuni miglioramenti nel funzionamento della governance europea, ma non ha eliminato le principali anomalie presenti nei Trattati e nella pratica istituzionale. Tali anomalie si sono aggravate con la crisi dei debiti sovrani e con la necessità di difendere la moneta unica dagli attacchi speculativi poiché il Consiglio europeo ha cercato di spegnere l’incendio della crisi ricorrendo a decisioni di politica economica che si situano alla frontiera delle competenze dell’Unione, se non addirittura al di fuori di esse.
Il paper analizza alcune possibili soluzioni per rafforzare la legittimità democratica dell’Unione europea ma ne rileva l’insufficienza nella misura in cui esse restano all’ interno del quadro giuridico degli attuali Trattati. Pertanto si arriva alla conclusione che solo una modifica dei Trattati e la creazione progressiva di un sistema federale potrebbero risolvere il problema della legittimità democratica dell’Unione europea.