Appello Italo-Tedesco
13 marzo 2012
Il Consiglio Italiano del Movimento Europeo e il Netzwerk Europäische Bewegung Deutschland hanno promosso un appello in vista dell’incontro del 13 marzo a Roma tra la Cancelliera Angela Merkel e il Presidente del Consiglio Mario Monti, rivolto in particolare ai Parlamenti italiano e tedesco. L’appello, pubblicato il 10 marzo dal Corriere della Sera e da Die Welt, è stato sottoscritto da 27 personalità italiane e tedesche ed è aperto a ulteriori adesioni.
Quali Presidente e Direttore del Centro Studi sul Federalismo, ne condividiamo l’ispirazione e gli obiettivi, intesi a fare della ratifica del nuovo “Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'unione economica e monetaria” (il “Fiscal Compact”) un punto di partenza verso una più stretta Unione politica, fondata “sul principio federale dell'interdipendenza”.
Governi nazionali, Commissione europea e Parlamento europeo sono chiamati a fare ciascuno la propria parte, anche in vista del fondamentale appuntamento delle elezioni europee del 2014. Il governo italiano, con la sua autorevolezza, può svolgere un ruolo decisivo, in linea con la tradizione europeista del nostro Paese
Roberto Palea
Flavio Brugnoli
Appello Italo-Tedesco
Un nuovo passo in direzione della governance economica europea è stato compiuto con la firma del cosiddetto “fiscal compact” con un rafforzamento di ciò che era stato fatto negli scorsi mesi dalle istituzioni europee con il Six Pack ed il Patto Euro Plus.
La decisione finale è ora nelle mani dei parlamenti nazionali non solo per la ratifica del nuovo trattato ma anche per rispettare il dovere della cooperazione leale nel raggiungimento dell'obiettivo della stabilità finanziaria nel quadro ed in conformità al primato del diritto dell'Unione.
Ma tutto ciò non è certamente sufficiente.
Politiche per la crescita sostenibile dovranno essere adottate per accompagnare l'austerità e la disciplina di bilancio.
In questo quadro, dovranno essere rimosse le restrizioni e gli ostacoli per la libera circolazione e la concorrenza, rinunciando alla tentazione di forme di autodifesa protezionista.
La lista di queste restrizioni e di questi ostacoli è molto ben conosciuta e per la loro grande maggioranza la Commissione ha presentato da tempo proposte legislative specifiche che giacciono davanti al Consiglio ed al Parlamento europeo.
Al fine di superare la crisi di fiducia e per offrire ai cittadini dell'Unione una nuova prospettiva europea creando uno spazio pubblico di democrazia e di solidarietà fondato sul principio federale dell'interdipendenza, noi proponiamo:
- che i parlamenti tedesco ed italiano adottino una corsia preferenziale per ratificare nello stesso giorno e prima del Consiglio europeo del 28-29 giugno il cosiddetto “fiscal compact”, accompagnando la legge di ratifica con l'approvazione di una comune dichiarazione politica per un nuovo passo in avanti verso una forte Unione politica con un governo federale, ispirandosi ad Alcide De Gasperi, Altiero Spinelli, Konrad Adenauer e Walter Hallstein e proponendo un metodo ed un'agenda per realizzarla.
- che un'avanguardia di governi dei paesi membri dell'Unione europea sottoponga al prossimo Consiglio europeo una Dichiarazione di interdipendenza dell'Unione europea aprendo la strada ad un ampio dibattito sul futuro dell'Europa in vista della riforma del Trattato di Lisbona.
Quattro anni dopo la sua firma, le debolezze del Trattato di Lisbona – chiaramente inadeguato per far fronte all'inaspettata crisi internazionale – sono evidenti così come lo sono i costi della non-Europa.
L'ampio dibattito deve in primo luogo chiarire la capacità di agire dell'Unione in settori come lo sviluppo sostenibile, la politica energetica, l'immigrazione, la dimensione sociale con particolare riferimento alla disoccupazione giovanile ed alla lotta alla povertà, la politica industriale, la cooperazione giudiziaria in campo penale, la politica estera e di sicurezza.
In secondo luogo, l'eventuale trasferimento di competenze dagli Stati membri all'Unione dovrebbe essere sostenuto dal trasferimento contemporaneo di risorse finanziarie e di spese ad un bilancio federale.
In terzo ed ultimo luogo, si dovranno fare scelte di natura costituzionale per garantire un processo di decisione politica, economica e fiscale allo stesso livello rafforzando la democrazia europea e l'efficacia del sistema istituzionale dell'Unione.
Noi proponiamo:
- che i capi di Stato e di governo dell'Unione europea partecipino alla seduta plenaria del Parlamento europeo del 10 settembre 2012 celebrando il sessantesimo anniversario della prima Assemblea europea e chiedendo al Parlamento europeo di elaborare un rapporto sulla riforma del Trattato di Lisbona approvandolo in tempo utile prima delle elezioni europee del 2014.
- che, sulla base di questo rapporto e dei risultati dei dibattiti nei paesi membri, una Convenzione costituente sia convocata dopo le elezioni europee ma prima della fine del 2014.
- che la componente parlamentare della Convenzione costituente sia formata seguendo la stessa distribuzione dei seggi nel Parlamento europeo e che la decisione finale all'interno di questa componente sia presa a maggioranza qualificata.
- che una clausola di integrazione differenziata sia iscritta nel nuovo trattato dando tempo sufficiente ai paesi recalcitranti o di unirsi ai paesi decisi ad andare avanti o di recedere dall'Unione usando il diritto previsto dall'articolo 50 del Trattato di Lisbona.
Fra poco più di due anni, mezzo miliardo di cittadine e di cittadini europei andranno a votare per rinnovare il Parlamento europeo. Restituiamo loro il sogno di una società europea solidale, giusta e democratica.
Primi firmatari:
Giuliano Amato
Ulrich Beck
Emma Bonino
Elmar Brok
Rocco Cangelosi
Daniel Cohn-Bendit
Stefan Collignon
Pier Virgilio Dastoli
Henrik Enderlein
Enrico Fava
Monica Frassoni
Franco Frattini
Thomas Jansen
Karl Lamers
Jo Leinen
Giacomo Marramao
Luisa Passerini
Ingolf Pernice
Hans-Gert Pöttering
Romano Prodi
Alberto Quadrio Curzio
Guido Rossi
Wilhelm Heinrich Schönfelder
Barbara Spinelli
Dieter Spöri
Rainer Wieland
Ingmar Wilhelm
Ulteriori adesioni possono essere comunicate all’indirizzo e-mail:
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Per informazioni:
Consiglio Italiano del Movimento Europeo
Netzwerk Europäische Bewegung Deutschland